DI MEOLA AL, JOHN McLAUGHLIN, PACO DE LUCIA, FRIDAY NIGHT IN SAN FRANCISCO. SHEET MUSIC BOOK IN STANDARD NOTATION.
LIBRO DI MUSICA JAZZ, FUSION,
SPARTITI PER CHITARRA CON PENTAGRAMMA E ACCORDI.
TRASCRIZIONE DI OGNI CHITARRA.
Questo irripetibile concerto del 5 dicembre 1980, ha aperto le strade al genere spanish-jazz-acustico.
LIBRO DI MUSICA JAZZ FUSION, TRASCRITTO da AL DI MEOLA !
SPARTITI PER 2 E 3 CHITARRE CON:
ACCORDI E PENTAGRAMMA.
DISCO PIù FAMOSO DEL TRIO CHITARRISTICO PATRONIMICO ( Di, Mc, De ) .
Al Di Meola, Paco De Lucia: Mediterranean Sundance/Rio Ancho;
Al Di Meola, John McLaughlin: Short Tales Of The Black Forest;
Paco De Lucia, John McLaughlin: Frevo Rasgado;
Al Di Meola, Paco De Lucia, John McLaughlin: Fantasia Suite; Paco De Lucia, Al Di Meola, John McLaughlin: Guardian Angel.
Trascrizione di ogni chitarra.
Al Di Meola, John McLaughlin and Paco DeLucia - Friday Night in San Francisco
Artist Transcriptions
Series: Guitar Book
Artist: Al Di Meola
Artist: John McLaughlin
Artist: Paco Delucia
This famous trio of acoustic guitarists is captured live in this matching folio to the Grammy Award-winning album from a live concert in San Francisco. The book contains full transcriptions of every tune including: Short Tales of the Black Forest - Mediterranean Sundance/Rio Ancho - Fantasia Suite - and more.
Inventory #HL 00660115
ISBN: 9780793512461
UPC: 073999601152
Width: 9.0"
Length: 12.0"
96 pages
Series: Guitar Book
Artist: Al Di Meola
Artist: John McLaughlin
Artist: Paco Delucia
Artist Transcriptions 21st Century Publications
"Latin rhythms are the most interesting rhythms in the world," opines Al Di Meola, "and to write them you have to be able to play them." And Di Meola can certainly play them. The master altenate-picker and fusion pioneer has carried on a multi-decade love affair with the music of Spain and Central and South America while simultaneously leaving his imprint on the jazz and rock worlds. His two latest releases are The Guitar Trio with Paco de Lucia and John McLaughlin, and Di Meola Plays Piazzolla, a tribute to the great Argentinean tango composer Astor Piazzolla. Both albums are rich in Latin influences, and Di Meola has devoted his musical life to absorbing the subtle stylistic nuances of the various genres within his own playing. "Almost everything I do I kind of analyze to be some kind of percussion or drum pattern," says Di Meola. "I'm particularly interested in what's known as the 'clavé' rhythm. That's essential in Latin music, and some people just can't do it. But you'll hear Latin musicians say, 'Oh, he plays good clavé.' clavé is sometimes referred to as a rhythm, hut mostly in salsa music. When you play against the clavé, you're playing against the time, and that's what I do a lot when 1 play rhythmically on a guitar. We refer to clavé as the quarter note." A great example of this can be found in Di Meola's song "Beyond The Mirage," from The Guitar Trio (see Ex. 1). The opening arpeggios are composed in a classic clavé rhythm. "All three guitars tune the 6th string down to a low D," says Di Meola. "I use a little bit of my Roland GR synth in there, so you can hear that real low tone of a fretless bass sound."
The picking pattern is not strictly alternating, but designed to fit over the specific string spread. Di Meola composed the picking pattern as much as the notes themselves. You must perform the pick strokes a certain way to achieve the proper ,"hythm. "The first note you hit is on the 6th string, the second note is on the high E string, the third on the D string, and so on," explains Di Meola. "So there's a lot of skipping around. It's down, up, down, up, up, up. But you have to do it this way or the rhythm won't sound just right. And if it's off a hair, the feel is ruined."
At this brisk tempo (q=200), it's quite a challenge to execute pattens accurately. But that's not the most difficult aspect of the passage, according to Di Meola: "It's more the rhythm that's going to mess people up. And what people need to get into is experimenting more with different rhythms, and keeping all of that locked into the clavé time." The rhythm and the placement of the accents brings to mind anothe," Latin-jazz standard, "Spain," by Chick Corea. "The whole thing in 'Spain' is the way those accents fall," says Di Meola. "It's off of the clavé without the clavé moving that will determine whether it's working or not. What 1love about Chick is that he writes and plays with so much clavé. I'm really drawn to his ability to use that in composition and playing." As a fitting homage to Corea-who helped launch Di Meola's career by hiring ti,e teenage,' to play in his band Return To Forever -Paco, John, and Al perform "Spain" as an encore. Note how close the rhythm and accents are in the opening of "Spain" to Di Meola's own tune. The difference is that "Spain" is melodic and "Mirage" is rhythmic. Both carry the clavé rhythm within their notes, and both capture the essence of Latin music. "The important tiling is the rhythm," stresses Di Meola. "Withont that you have nothing. Whether it's 'Spain' or 'Beyond The Mirage' or whatever, the rhythm is everything."
Quando nella seconda metà degli anni '70 comparve il primo album dal titolo "Land Of The Midnight Sun", di un giovane chitarrista il cui particolarissimo stile esecutivo era stato già notato sulle produzioni di Chick Corea "No Mytery" e "Romantic Warrior", si ebbe occasione di ascoltarlo esterefatto in cuffia in un negozio di dischi. Il disco avrebbe fatto furore tra gli "insiders" dell'epoca; i giovani cultural-rampanti di allora ascoltavano jazz-rock, fusion, Zappa e art-rock sul tipo dei "Gentle Giant". I successori del chitarrista di Chick Corea potevano solo sognare di una carriera incredibile come quella che iniziò allora AI Di Meola: mentre oggi Scott Henderson e Frank Gambale suonano in piccoli Clubs, AI Di Meola riempiva già allora grosse sale, senza problemi. La sua seconda produzione, "Elegant Gypsy" fu votata jazz-album dell'anno nella classifica di Guitar Player e AI Di Meola stesso salì sul trono di migliore chitarrista jazz dell'anno. Tutti i suoi dischi di quel tempo hanno sufficiente fuoco ritmico, ma, almeno allora, AI Di Meola sembrava evitare come il diavolo l'acqua santa, shuffle, swing e tutto quello che avesse a che fare con grooves a terzine. "Mediterranean Sundance", un duetto col gigante del flamenco Paco De Lucia, è stato pubblicato su "Elegant Gypsy".Nella notazione di questa rubrica si trova la parte di Al Di Meola, dal tema fino alla fine del suo assolo; qui c'è dentro tutto ciò che mandava in pappa il cervello dei giovani chitarristi (aspiranti e non) di oltre 16 anni fa. Ancora oggi ci sorprende la velocità e la precisione tecnica per quanto riguarda la scelta del suono ed il fraseggio; l'entusiasmo è un po' diminuito. Praticamente tutto il brano è composto solo da note in MI- naturale; in alcuni punti spunta un RE# sul MI- armonico. Le salve di staccato tipiche di AI, sono ottenute con una percussione energica vicino al ponte ed un deciso smorzamento delle corde con la mano (p.m. = Palm Mute, sordina col palmo della mano). I passaggi ad altissima velocità sono composti fondamentalmente da una serie di segmenti di scala; ne sono stati influenzati chitarristi come Steve Lukather, Vinnie Moore e una serie di esecutori da "competizione e gran turismo". AI allora suonava delle Les Paul, le sue chitarre acustiche erano della casa Ovation.
Spaventosa, questa musica vive della sua velocità, esattamente come anche la musica classica. Per suonare musica strumentale interessante occorre essere padroni di una tecnica fenomenale. E' importante che l'ascoltatore colga la complessità della musica: lento, rapido, triste, allegro - sono tanti gli stati d'animo e gli aspetti della musica; non è solo rapidità esecutiva. Come compositore e musicista improvvisatore voglio anche poter tradurre in note reali quello che mi gira per la mente; e a questo scopo non posso fare a meno di una determinata tecnica. Solo così può funzionare. Ma la rapidità esecutiva credo non sia più un punto di discussione ... almeno per gli ultimi 6 o 8 albums.
Ancora qualche osservazione sulla biografia di questo musicista: Larry Coryell è uno dei chitarristi che hanno influenzato inizialmente Al Di Meola: lui ha definito Coryell come il vero e proprio padre della fusion. Al si recava regolarmente ai concerti del suo idolo. I due musicisti si incontrarono e si conobbero: Coryell ha invitato il sedicenne Al nella sua fattoria dove senz'altro gli ha insegnato qualche trucco. AI volle approfondire l'argomento e nel '71 si iscrisse al Berklee College di Boston. In questo periodo ha seguito soprattutto la musica di John McLaughlin, Miles Davis e John Coltrane. Il suo studio sembra avere riscosso successo: infatti Chick Corea si accorse ben presto di lui. Stava cercando un sostituto per Bill Connors e così a 20 anni Al Di Meola divenne il nuovo chitarrista dei Return To Forever, sicuramente uno dei passi più importanti e decisivi della sua carriera. Dieci anni più tardi pensò di intraprendere la carriera di solista e divenne uno dei musicisti di jazz-rock più popolari degli anni '70, una star della chitarra sia elettrica che acustica. D'altro canto mai virtuosismo tecnico e perfezionismo esecutivo è stato tanto criticato e considerato fine a sè stesso come nel caso di questo musicista; ma la re ponsabilità non fu esclusivamente dei critici musicali.
… di musica aggressiva e ad alto volume è calata uotevolmente: non rifiuto certo questo aspetto della musica, ma la mia sensibilità musicale è cambiata nel corso degli anni. John McLaugh-Iin è una persona diversa, lui viene da un'altro pianeta. Senza voler stare a criticare, avevamo molti punti in comune qualche anno fa: tutto doveva essere il più forte, il più rapido possibile, un'energia illimitata, ecco cosa volevamo esprimere. E' una tendenza comune alla maggior parte dei giovani musicisti. Pat Metheny si è sviluppato in un certo modo alla rovescia negli ultimi tempi. Ho sentito che ha pubblicato un disco solo con rumori (ridacchia). Ma devo dire che non l'ho ancora ascoltato. Forse ha solo voluto esprimere la sua frustrazione di essere cacciato sempre nello stesso cassetto ..• che ne so .... Avrà pure avuto i suoi motivi.
Come come avete lavorato in studio sul tuo ultimo album "Orange And Blue"?
AD M: Ho registrato una quantità di basi Iive col mio tastierista Mario Parmisano, per il resto è un album molto "prodotto". Le parti di chitarra le ho registrate successivamente da solo. Ma lavoro anche con una quantità di altri musicisti; a dire il vero, a parte alcuni passaggi improvvisati, è stato un lavoro molto ben pianificato. Ma non mi dispiace neppure l'altro sistema: andare in studio con un'intera band e registrare tutto più o meno dal vivo. In questo caso la possibilità di inserire dei guest-musicians è quasi impossibile in quanto il prodotto, una volta registrato, è bell'e finito così com'è. Nel mio nuovo album ho avuto la possibilità di lavorare con quei musicisti che volevo per le mie composizioni: Peter Erskine, Manu Katchè, Marc Johnson, Pino Palladino - tutta gente con cui volevo lavorare già da sempre. E poi c'era ancora Steve Gadd che non aveva più suonato da lO - 11 anni sui miei dischi; è stato meraviglioso averlo di nuovo su una mia produzione. E' gente che contribuisce in modo veramente speciale alla mia musica.
Hai altri progetti?
ADM: Attualmente sto suonando anche con Jean Luc Ponty e Stanley Clarke in trio, musica puramente acustica. Tra non molto registreremo anche un album che comparirà l'anno prossimo.
Esistono nuovi dischi che ascolti volentieri?
ADM: Vuoi dire dischi di altri artisti?
Immagino che ami ascoltare anche le tue produzioni.
ADM: Sì, il mio nuovo album lo ascolto molto volentieri. (Riflette) Mmmmh, ci ho lavorato talmente tanto e con tanto impegno che ho quasi ascoltato altra musica (riflette) ..•Enigma!
Stai parlando del progetto di Michael Cretu?
ADM: Esatto, quel tipo che vive ad Ibiza.
Molta gente che si considera importante ed intelligente non ama questo genere di musica. Ma Cretu fa degli ottimi dischi, ha un suono inconfondibile. Dove hai sentito la loro musica?
ADM: Sai, la Jazz-Radio negli Stati Uniti è terribile, tutto quello che suonano è "bullshit easy Iistening" – spaventoso! Ecco perché le stazioni rock hanno sempre maggiore successo: loro almeno non trasmettono tanta spazzatura. E' lì che ho sentito uno spot del nuovo album degli Enigma, un brano con una voce indiana, un pezzo fatto molto bene. Non è certo una rivoluzione musicale, ma il suono è molto individuale, creativo; ecco perchè mi piace. Apprezzo in ogni caso le produzioni intelligenti e creative. Non vorrei però che ti facessi un'impressione sbagliata: Enigma non rappresenta il mio gusto musicale; amo molti tipi di musica tutti diversi.
Atmosfera e ambiente mi sembranoimportanti sia per l'ascoltatore che per il musicista. Evidentemente vuoi lasciare al tuo ascoltatore la possibilità di interpretazione, la libertà di feeling; lasciare che scopra sempre nuovi aspetti della musica. Questo è quanto mi è capitato all'ascolto di alcuni brani del tuo disco.
ADM: Ottimo, se riesci a cogliere la musi~a in questo modo; una reazione di questo genere mi dice che il mio disco per te ha qualcosa di particolare. Quando un disco mi piace così di primo acchito, me ne stanco anche rapidamente. Quando invece ad ogni nuovo ascolto scopro qualcosa di nuovo è un ottimo segno. Mi è capitato per esempio con i dischi dei Weather Reporto La combinazione tra atmosfera e stato d'animo è importante quanto tutti gli altri ingredienti musicali.
Un ottimo esempio è "Secret Story" di Pat Metheny. Conosci questodisco?
ADM: L'ho sentito una volta e mi è sembrato molto riuscito; un album molto "prodotto", come il mio. Pat Metheny a quanto ho sentito, ci ha investito un milione di dollari. lo non ho avuto nemmeno un decimo. Se una casa discografica mi offrisse tanti soldi per una produzione .•. (riflette sorridendo) ... accetterei subito!
Oltre alla musica e i soldi ci sono altre cose che ti interessano? Fare a maglia, indossatrici, films, politica, religione ...?
AD M: Jessica Lange è la mia attrice preferita. Religione e politica mi annoiano; organizzazioni come la "Scientology Church" mi fanno venire i brividi. La mia religione è la mia musica, anche se può sembrare ridicolo. Ma la musica mi permette di concentrarmi, mi dà forza. Conosco una quantità di musicisti che stanno tutt'altro che bene... fanno una vita schifosa, ma quando hanno il loro strumento in mano stanno bene; è come una religione, quello in cui credo esiste veramente, non me l'ha raccontato nessuno, ma ne ho fatto esperienza diretta io stesso. Questo tavolo qui lo posso toccare, lo vedo, sta di f ronte a me. La stessa cosa succede con la musica ed ecco perchè ci credo. Tutto il resto non funziona! La gente deve poter fare quello che vuole, deve poter essere libera sempre che non faccia del male ad altri. Ma questa è solo la mia opinione.
Mediterranean Sundance / Rio Ancho
Fantasia Suite (Al Di Meola)
Frevo Rasgado
Guardian Angel
Short Tales Black Forest