Riff By Riff

BLACK SABBATH RIFF BY RIFF GUITAR note-for-note TABLATURE LIBRO CHITARRA TONY IOMMI

BLACK SABBATH, RIFF BY RIFFGUITAR, OVER 100 ANNOTATED, NOTE-FOR-NOTE RIFFS. Ian Cunningham. GUITAR TABLATURE

LIBRO DI MUSICA HEAVY METAL,

SPARTITI PER CHITARRA CON:

ACCORDI, PENTAGRAMMA E TABLATURE. 

Estratti da: black sabbath -the wizard -wasp -behind the wall of sleep -N.I.B. -wicked world -war pigs -paranoid -planet caravan -iron man -electric funeral -hand of doom -rat salad -fairies weat boots (interpolating Jack the stripper) -sweet leaf -after forever -children of the grave -solitude -into the void -wheels of confusion -supernaut -snowblind -sabbath, bloody sabbath -sabbra cadabra -killing yourself to live -hole in the sky -symptom of the Universe -magalomania -am I going insane -dirty women -neon knights -children of the sea -heaven and hell -the sign of southern cross -The Mob Rules. Biografia, fotografie, la pentatonica minore in tutta la tastiera, le chitarre, gli apli, le "scordature" di Tony Iommi. 72 pagine TABLATURE

Libro approvato dalla rivista: GUITAR ONE APPROVED !


The most comprehensive book ever on the music of Black Sabbath! Features over 100 annotated, note-for-note excerpts from the albums Black Sabbath through Mob Rules, lessons, great photos, a history of the band, notes on Tony Iommi's gear set-ups and trademark techniques, and much more! Songs include: Am I Going Insane -Behind the Wall of Sleep -Black Sabbath -Dirty Women -Electric Funeral -Heaven and Hell · Iron Man -The Mob Rules -Paranoid -Rat Salad -Supernaut - Symptom of the Universe -War Pigs -Wicked World more!

 

GC) Parliamo di questa sospirata reunion e delle condizioni fisiche di Bill Ward, affetto da problemi cardiocircolatori

Bill si è ammalato durante le prove del tour, problemi cardiaci. E’ stato prontamente ricoverato e sono stati eseguiti tutti i test necessari; ora sta meglio e i dottori dovrebbero dimetterlo entro breve. Un brutto colpo per la band, ma Bill ha la pelle dura e sarà presto nuovamente in pista!
Abbiamo interpellato Vinnie Appice per sostituirlo, ha accettato e ora è con noi. Vinnie è un ottimo batterista, uno che apprende in fretta, e poi ha già suonato con me nei Sabbath.
Perché ci siamo ricostituiti?
Perché in questi anni di separazione abbiamo accumulato preziose esperienze e ci piaceva metterle a parte della band. E poi per i quintali di lettere e fax giunti da tutto il mondo, con una domanda ricorrente: quando vi vedremo insieme sul palco? Sono stati accontentati. Ma la ragione di fondo è anche un’altra. Ormai non facciamo da anni un certo tipo di vita; non indugiamo più in droghe, nell’alcool e in altri eccessi, per cui sono state eliminate le vere cause del nostro scioglimento.
Tolti gli ostacoli, perché non riprendere il discorso Black Sabbath?

GC) Qualche anticipazione sui progetti futuri che si dovrebbero realizzare entro breve. Mi riferisco a un album in studio e al già annunciato live

Al momento siamo in fase del lavoro che definirei sperimentale, parlo del disco in studio; mentre riguardo il live, stiamo registrando molti show che poi valuteremo. Non stiamo seguendo un particolare iter, nessun criterio. Siamo io e Ozzy i più coinvolti, e scriviamo e incidiamo quando capita l’occasione, senza alcuna fretta. Non abbiamo riunito i Sabbath per fare un disco, ma essenzialmente per la gioia di suonare, per divertirci. Nessuna pressione esterna, nessuna scadenza. Lasciamo che ogni cosa prenda forma liberamente.

GC) Invecchiando si diventa più saggi..

Non credo si tratti di saggezza, parlerei piuttosto di grande fortuna. E soprattutto il mettere a frutto gli anni di esperienza da solisti che ci hanno fatto vedere le cose da un punto d’osservazione diverso e privilegiato. Inoltre, il fatto che circolino ancora molte band degli anni 70, e riscuotano un lusinghiero successo, la dice lunga sulla mancanza cronica di nuovi talenti.
Meglio gli originali alle brutte copie, ti pare?

GC) Anche il fattore economico, il denaro, avrà giocato un ruolo importante!

Siamo sempre stati bravi a spendere i soldi, così come a guadagnarli d’altronde. Non volevamo interrompere questa buona abitudine. E poi è la moglie di Ozzy, Sharon (anche manager del gruppo), quella imbattibile in questo sport.
Non siamo ipocriti, il denaro conta. Ma senza divertimento, diventa una tortura, un castigo: allora ne avremmo fatto a meno.

GC) Secondo me c’è proprio un atteggiamento mentale oggi diverso.

Puoi aver ragione. Ci sopportiamo molto di più, e nessuno da sfogo ai suoi bassi istinti in presenza di altri! Anche in sala, collaboriamo molto di più e meglio, cercando di prendere la vita come viene: un approccio di filosofia spicciola, ma capace di smussare gli angoli e attutire i colpi, contando fino a dieci prima di (s) parlare. Abbiamo già inciso un paio di pezzi nuovi (provvisoriamente intitolati “Psycho Man” e Selling My Soul”) e tutto è filato liscio. Il solo fatto di essere ancora qui, dopo tanti e tali anni è un traguardo sufficiente a farti sorvolare su molti altri problemi. Infine,non dobbiamo simostrare niente a nessuno.

GC) E’ importante sottolineare come la reunion dei Sabbath, con quel che segue (in tour sin quasi al Duemila e un album sul mercato entro quest’anno), non impedisca a ciascuno di voi di continuare la carriera individuale.

Vero. Per ciò che mi riguarda sto finalmente portando a termine il primo album da solista (pare con ospitate di ugole illustri come Phil Anselmo e Henry Rollins) mentre Geezer va avanti con la sua band (i Geezer, che fantasia) e Bill pubblicherà tra poco il suo terzo disco. Per quanto concerne Ozzy, sai com’è imprevedibile…

GC) I Black Sabbath sono considerati delle icone del rock, alla stregua di Hendrix, Led Zeppelin e Cream. La vostra musica ha spianato la strada a band come Nirvana, Metallica, Slayer e altre, restando ancora oggi un punto di riferimento per un certo hard rock alternativo. In particolare i tuoi riff e la tecnica del double tracking vantano innumerevoli epigoni, più o meno meritevoli. Insomma, ogni rock axeman deve fare i conti con la tua SG.

Non esageriamo. Sono contento di aver individuato la via, per il resto il merito va unicamente ascritto a loro. Ci mancherebbe. Riguardo ai miei heavy riffs, devi sapere che ho iniziato suonando blues. Eravamo una band di sei elementi, noi quattro più un sassofonista e e una chitarra slide e ricordavamo abbastanza gente come John Mayall e Alexis Korner. Poi ci sciogliemmo, fortunatamente, rimanendo noi quattro. Continuando a fare del blues però.

GC) Per qualche mese facesti parte dei Jethro Tull, un lasso di tempo sufficiente per essere immortalato nelle immagini del documentario relativo alla stravaganza di Jagger e soci “Rock’n Roll Circus” (guardatevi l’Home video).

Fu proprio allora che cambiai i miei gusti musicali, avvicinandomi al genere che conosci. Ci misi poco a capire che quello non era il gruppo per me e rendermi conto che dovevamo essere autori dei nostri pezzi. Nacquero così “Black Sabbath” e “Wicked World”, i primi brani firmati Sabbath.

GC) Forse non tutti sanno che quando eri ragazzo, a causa di un incidente nella ditta dove lavoravi, ti tranciasti la punta delle due dita della mano destra (quella del fretting, essendo Tony mancino).

Già. Per un momento credetti davvero di dover appendere al chiodo i miei sogni musicali. Poi però venni a sapere che anche Django Reinhardt era stato vittima di un incidente simile (due dita della mano si bruciarono nell’incendio del carrozzone in cui saltuariamente abitava) e con pazienza e perseveranza era riuscito comunque ad arrivare dove sappiamo. Perciò non mi diedi per vinto e con molti sacrifici ricominciai a imparare a suonare la chitarra.

GC) Sei famoso per essere stato tra i primi ad iintrodurre in studio la tecnica del double tracking per dare più spessore al suono dello strumento. Imitato un po’ da tutti: da Randy Rhoads che la fece divenire triple track, per le parti ritmiche e di solista, a Zakk Wylde che la trasformò in quadruple-track, alla ricerca della massima pesantezza del suono.

Il fatto è che il suono, così com’era, non mi sembrava sufficientemente profondo e cupo. Allora mi venne in mente di doppiare qualche parte per ispessirlo: ad esempio i primi quattro accordi di “War Pigs”, sono suonati praticamente all’unisono da due chitarre. Sul fatto di essere un precursore, dissento. Lo faceva già Clapton con i Cream (ad esempio nel solo di “Politician” su Wheels Of Fire del 1968)

GC) Come componevate tu e Ozzy i brani dei Sabbath?

Non c’è mai stato un metodo, un iter preciso. Molte volte, anche adesso d’altronde, capita di jammare o al soundcheck o in studio, e spesso le idee venivano fuori lì. Paranoid ne è un esempio lampante. A quei tempi il ritmo di lavoro nei club era a dir poco massacrante, più show in uno stesso giorno e a volte di fronte a poche distratte persone. Ci sentivamo un po’ frustrati, anche perché la paga era miserrima, e per combattere la noia decidemmo di usare quel tempo per creare dei pezzi nuovi: tanto alla gente che glie ne importava? Si partiva da un riff, poi Ozzy ci aggiungeva una linea melodica e il resto come si suol dire era grasso che colava.

GC) Avete mai avuto problemi con la censura, soprattutto all’inizio?

Be’ allora le maglie della censura erano assai più strette. Non bisognava offendere la morale, i gruppi religiosi e la buona educazione. Ricordo che “Paranoid” era in origine intitolata “War Pigs” ma agli addetti ai lavori parve di cattivo gusto, così ripiegammo su quel titolo. La cosa buffa è che la copertina dell’album (una specie di guerriero con tanto di elmo, sciabola e scudo)era già pronta, proprio pensando a “War Pigs”. Rimase quella.

GC) La tua figura è indissolubilmente legata alla Gibson SG, eppure la prima chitarra, usata in parte sul debutto “Black Sabbath” era una Stratocaster.

In effetti la prima fu proprio una Stratocaster. Con quella Fender, visto che ho sempre composto con l’elettrica, ho iniziato le session ma poi fusi un pickup, e siccome di parti di ricambio non se ne parlava nemmeno, divenne inservibile. Panico. Mi ricordai però di avere una SG,scambiata con un sassofono che avevo trovato in giro: doveva essere una riserva ma divenne l’unica alternativa possibile. Non l’avevo mai neanche toccata. Funzionò.

GC) Allora non ci si discostava dai suoni e dagli strumenti tradizionali.

Hai ragione. Prendi gli amplificatori, se uno distorceva era considerato difettoso e rimandato alla casa produttrice: io invece li manomettevo di proposito, per ottenere quel particolare sound. Un paradosso, ma era così.

GC) Per molte band siete delle icone dell’heavy metal. Definiresti il tuo sound metal?

Francamente non amo le etichette, le categorizzazioni. Mi sembra di ghettizzare un artista, impigliarlo nelle maglie di un genere particolare dunque per definizione restrittivo. Noi cercavamo di ottenere nuovi suoni, di creare un tipo di musica originale, personale. Tutto qui. Inoltre, quando iniziammo c’era libertà di contaminazione. Mi spiego. In una serata potevi avere in cartellone, dunque sul palco una dopo l’altra, band diversissime come Alice Cooper, gli Allman Brothers e Simon & Garfunkel oltre ai Black Sabbath; oggi sarebbe impensabile. Può essere un errore, ci si fossilizza.

GC) Lo scorso dicembre avete ufficializzato la reunion con due concerti nell’arena del NEC di Birminghan, i primi in territorio inglese da quando Ozzy se ne andò alla fine degli anni Settanta. Un allontanamento burrascoso mi pare.

In effetti non ci salutammo con baci e abbracci e lacrime di circostanza. Ma come ti ho detto la situazione era del tutto diversa, ed eravamo arrivati a un punto di non ritorno. Fu meglio per tutti, a cominciare da me e Ozzy. Dicevi di Birminghan. Dei due show, il secondo è stato un evento, indimenticabile. Se ne era discusso a lungo, si erano fatte estenuanti prove e tutto era millimetricamente studiato e predisposto: eppure, quando sali sul palco, è come la prima volta. Riproporre insieme i primissimi brani composti 30 anni fa, e poi a casa nostra, è stato un piccolo miracolo. Anche Bill Ward, è andato benissimo, lo dico perché avevamo delle perplessità sul suo stato di salute e se avesse potuto reggere l’intero show (i problemi sono sorti alcuni mesi fa, durante le prove dell’attuale tour). Show a parte, mi rimarrà sempre impresso il caos che regnava nel backstage: una bolgia dantesca. Io, che odio la confusione soprattutto prima di un concerto, ero terrorizzato. Anche Ozzy devo dire…il che può sorprendere.
 

 

Song List:


After Forever
Am I Going Insane (Radio)
Behind The Wall Of Sleep
Black Sabbath
Children Of The Grave
Children Of The Sea
Dirty Women
Electric Funeral
Fairies Wear Boots (Interpolating Jack The Stripper)
Hand Of Doom
Heaven And Hell
Hole In The Sky
Into The Void
Iron Man
Jack The Stripper
Killing Yourself To Live
Megalomania
The Mob Rules
Neon Knights
N.I.B.
Paranoid
Planet Caravan
Rat Salad
Sabbath, Bloody Sabbath
Sabbra Cadabra
The Sign Of The Southern Cross
Snowblind
Solitude
Supernaut
Sweet Leaf
Symptom Of The Universe
War Pigs (Interpolating Luke's Wall)
Wasp
Wheels Of Confusion
Wicked World
The Wizard
 

Prezzo: €39,99
€39,99

DIRE STRAITS-KNOPFLER-RIFF BY RIFF CD TABLATURE BASI LIBRO SPARTITI CHITARRA-SO FAR AWAY

DIRE STRAITS MARK KNOPFLER, RIFF BY RIFF. SHEET MUSIC BOOK WITH CD & GUITAR TABLATURE

LIBRO METODO DI MUSICA ROCK, CON CD.

CD DI BASI PER VOCE E, VOCE E CHITARRA. 

SPARTITI PER CHITARRA CON: 

ACCORDI, PENTAGRAMMA, NOTE, TABLATURE.

 

Tutti i Riff portanti dei Dire Straits, non contiene gli assoli.

METODO PER IMPARARE A SUONARE I PEZZI DEI DIRE STRAITS. 

TECNICA, FINGERPICKING, MANUALE, ACCORDI ACCENTATI, PAUSE, NOTE STACCATE,  

 

Basi complete e pratica mappa dei fraseggi. 

songs list:

- So far away

- money for nothing

- expresso love

- heavy fuel

- walk of life

- sultans of swing, 


Learning to play is easy when you know how! How do guitarists in bands remember all those songs, with so many different notes, phrases and solos? Simple - by breaking each song down into manageable, easy to learn chunks, typically eight bars or so long. You are probably already familiar with the names given to these sections - verse, chorus, bridge, middle eight and so on.
Each of these sections is made up of smaller passages or 'building blocks' - these are known as riffs. That's what this book is about - learning to play a song bit by bit using these building blocks or riffs, then putting them together in the correct order. This Book breaks down a song into manageable sections; helps you to learn each section by heart; shows you how to link them together with simple Riff Route Maps from a special pull-out section. Plus... chord boxes and symbols are linked to the song lyrics; you get full demo and backing tracks on a top quality CD. Riff by Riff is the fastest way to play your favourite songs just as they were recorded!

Prezzo: €129,99
€129,99

CLAPTON ERIC RIFF BY RIFF CD GUITAR TABLATURE Layla-Bad Love-Badge-Cocaine-Strange Brew-LIBRO

CLAPTON ERIC, RIFF BY RIFF. CD TABLATURE

LIBRO DI MUSICA, SPARTITI PER CHITARRA CON CD E TABLATURE. 

This unique book/CD pack breaks down six Clapton songs into manageable sections to help you learn each by heart, with a special pull-out "Riff Route Maps" section that shows you how to link them all together. It includes chord boxes and symbols linked to the song lyrics, a full demo and backing tracks on the CD, and detailed playing notes for each riff. Songs: Bad Love * Badge * Cocaine * Layla * Strange Brew * Sunshine of Your Love. Also includes lots of photos and quotes from Eric Clapton.

Lezione e basi complete di:

STRANGE BREW
SUNSHINE OF YOUR LOVE
BADGE
LAYLA
COCAINE
BAD LOVE

Prezzo: €35,99
€35,99

BEATLES RIFF BY RIFF CD TABLATURE SPARTITI LIBRO CHITARRA BASI DAY TRIPPER-REVOLUTION

BEATLES, RIFF BY RIFF. SHEET MUSIC BOOK WITH CD & GUITAR TABLATURE

LIBRO DI MUSICA ROCK CON CD. 

CD DI BASI PER VOCE E CHITARRA. 

SPARTITI PER VOCE E CHITARRA CON: 

ACCORDI, PENTAGRAMMA, TABLATURE. 

METODO PER IMPARARE LE CANZONI DEI BEATLES. 


Description:
Learning to play is easy when you know how! How do guitarists in bands remember all those songs, with so many different notes, phrases and solos? Simple - by breaking each song down into manageable, easy to learn chunks, typically eight bars or so long. You are probably already familiar with the names given to these sections - verse, chorus, bridge, middle eight and so on.
Each of these sections is made up of smaller passages or 'building blocks' - these are known as riffs. That's what this book is about - learning to play a song bit by bit using these building blocks or riffs, then putting them together in the correct order.
This Book breaks down a song into manageable sections; helps you to learn each section by heart; shows you how to link them together with simple Riff Route Maps from a special pull-out section. Plus... chord boxes and symbols are linked to the song lyrics; you get full demo and backing tracks on a top quality CD.
Riff by Riff is the fastest way to play your favourite songs just as they were recorded!

Day Tripper
Don't Let Me Down
Drive My Car
I Feel Fine
Paperback Writer
Revolution
Ticket To Ride

Prezzo: €34,99
€34,99
Condividi contenuti