DI MEOLA AL. LIBRETTO CON TABLATURE E DVD
DVD DI MUSICA CON LIBRO, PER IMPARARE A SUONARE COME AL DI MEOLA,
SPARTITI PER CHITARRA. ACCORDI, PENTAGRAMMA, TABLATURE.
Una lezione privata insieme a Al Di Meola. Un tour de force per le vostre mani. Al con la sua Ovation vi mostrerà il suo uso delle scale, i concetti per l'improvvisazione, la sua tecnica della mano destra, le variazioni di ritmo, i chordal picking, i double stops. Tra gli esempi vi segnaliamo "passion, grace ad fire", "lustrine", "orient blue" "mediterranean sundance". Con intermezzi di estratti da concerti.
Guitarist Al Di Meola shows his scale choices for soloing over various chords with a special section on "the dominant 7th - diminished connection." Many of his melodic lines, licks, rhythm patterns, and solos have been transcribed in the accompanying booklet. The program includes Al's amazing rhythmic ideas, muting, and chordal picking.
Al Di Meola
Category: Guitar DVD
Format: DVD
Instrument: Guitar
Guitarist Al Di Meola shows his scale choices for soloing over various chords with a special section on "the dominant 7th - diminished connection." Many of his melodic lines, licks, rhythm patterns, and solos have been transcribed in the accompanying booklet. The program includes Al's amazing rhythmic ideas, muting, and chordal picking.
On this exceptional DVD, Guitar legend Al Di Meola shares the techniques and concepts that have made him one of the world's most respected and influential guitarists. This pack contains an accompanying booklet with transcribed melodies and solos, while the DVD features a bonus performance with Frank Gambale, printable reference materials and a full 90 minutes of Di Meola picking and soloing through compositions including Cielo E Terra and Orient Blue.
Di Meola's in-depth tutorials include working with the Dominant 7th-Diminished sound, manipulating superimpositions, choosing scales and harmonies, and achieving his legendary pick control.
A monumental guitar hero in a very personal one-to-one lesson.
metà degli anni '70 spunta sulla scena fusion un "guitarpicker" ultra veloce dalla caratteristica esecuzione a corde stappate, uno dei suoi più evidenti marchi di fabbrica: AI Di Meola. La miscela di jazz, rock, flamenco ed elementi classici, è il suo punto di partenza, anche da un punto di vista commerciale, di una carriera solista di inaspettato, grandissimo successo. Stiamo parlando di due decenni fa; alcuni mesi or sono Al Di Meola si è ripresentato con il suo nuovissimo lavoro "Orange And Blue". Anche se negli ultimi anni ne abbiamo sentito parlare di meno, Al Di Meola non ha mai smesso di produrre; il suo "World Sinfonia" del 1990 con Dino Saluzzi al bandoneon, ci ha sorpreso tanto quanto la sua collaborazione col violinista francese Jean Luc Ponty e Stanley Clarke al basso - il trio lo si è sentito nell'estate dello stesso anno in alcuni festivals. Inoltre Di Meola ha prodotto l'album di Stanley Jordan, "Magic Touch" dell'85, e ha pubblicato alcuni metodi e libri didattici. "Al Di Meola è stato donato ai suoi genitori il 22 luglio 1954" dice la biografia dell'attuale CD ... da chi non ci è dato di appurare. In ogni caso cresce nella città americana di Jersey City, nel New Jersey, in una famiglia in cui l'interesse per la musica è molto sentito. All'età di soli 6 anni Al Di Meola suona la batteria, 3 anni più tardi si dedica anima e corpo alla chitarra e va a lezione dall'ottimo insegnante Robert Aslanian, un musicista jazz-blues. ADM: Quando ero bambino a casa mia si ascoltava molta musica italiana e mediterranea. Mia sorella maggiore comperava invece tutti i dischi pop che uscivano; lei ha 7 anni più di me. Elvis Presley, tutta la roba della Motown ... è tutta musica che mi è cascata letteralmente addosso allora. Ho preso le mie prime lezioni di chitarra da un chitarrista jazz, un ottimo musicista che mi ha mostrato uno stile più tradizionale. Penso che proprio questi aspetti diversi mi abbiano influenzato come musicista: la mia educazione, la musica che ho assorbito nell'ambiente in cui vivevo, l'insegnamento - tutto ciò mi ha guidato in una ben determinata direzione.
Ti ricordi della prima rock star vista in TV, qualcuno che ha svegliato attivamente il tuo interesse?
ADM: L'artista che mi ha spronato ad imparare la chitarra è stato Elvis Presley. Da bambino trovavo semplicemente affascinante il suo modo di suonare e di cantare ... una grande personalità musicale. Altrettanto importanti sono stati i Ventures; di loro ho imparato una quantità di brani. E poi c'era ovviamente il mio insegnante: il più importante influsso in questo tempo. Ero incantato già solo a guardarlo suonare.
E poi sono arrivate le prime chitarre rock distorte?
AD M: Qualche anno più tardi ho cominciato ad interessarmi per i Byrds - Clarence White, Roger McGuinn – e da loro ho sentito i primi sounds di chitarra distorta. Poi c'era ancora il primo Jimi Hendrix, Eric Clapton - una musica nuovissima, eccitante. Jerry Garcia dei Grateful Dead mi piaceva anche moltissimo. Sto parlando della metà - fine anni '60. Da teenager si aggiunse poi una quantità di nuovi interessi musicali. Dopo una fase di country & western ho scoperto Miles Davis ed il suo album "Bitches Brew" (del 1969: ndr). In realtà avevo già imparato una quantità di elementi jazz col mio primo insegnante all'età di 8 anni: standards, improvvisazione ecc., ma allora ovviamente non mi ero neppure chiesto se questa musica mi piacesse veramente. Quando poi ho iniziato a interessarmi attivamente per questa musica, mi sono imbattuto nei padri del fusion sound, Miles Davis, Larry Coryell, Tony William's Lifetime. Quando poi alcuni anni dopo dal '74 al '76 ho lavorato insieme alla band di Chick Corea "Return To Forever", ho ascoltato parecchie vecchie registrazioni di Chick, ma anche dischi più attuali: Weather Report, J ohn McLaughlin, Paco De Lucia, Stevie Wonder .
Qualcuno ha descritto le registrazioni
del trio "Al Di Meola/John McLaughlin/Paco De Lucia" all'inizio degli anni '80, come battaglie dalle quali nessuno è uscito vincitore. AD M: Certe sere ci è ben capitato di suonare qualche titolo in modo splendido, ma il più delle volte eravamo seduti anzitutto sul palco per impressionarci a vicenda; c'era realmente una specie di concorrenza. Ma era un'operazione molto sana: in questo modo ci si concentra, si combatte, si suona per dare tutto quello che si può esprimere.
Un marchio di fabbrica dei tuoi album da solista era l'alta velocità. Molti chitarristi hanno letteralmente ridotto la tua arte a questo aspetto tecnico, mentre i non-musicisti gustavano tranquillamente i tuoi dischi senza pregiudizi.
ADM: La maggior parte dei chitarristi non disponeva di questa tecnica: a esser sinceri è anche abbastanza difficile impadronirsene. Per certe persone la via più semplice di gestire la propria frustrazione è quella di criticare a priori chiunque suoni molto velocemente. Ma prova ad ascoltare il flamenco: questa gente ha una tecnica